Viaggio in Perù Blog

Viaggio in Perù Blog
 
Viaggio in Perù Blog
  • Sacsayhuaman

    La maggior parte dei turisti visita Cusco, da dove è possibile esplorare Machu Picchu e la Valle Sacra, ma per chi è interessato ad esplorare nel dettaglio le rovine e la storia del popolo Inca vale la pena di visitare Sacsayhuamán.

    Sacsayhuamán significa Aquila Reale ed è una magnifica fortezza costruita durante il regno di Pachacuti. Gli storici dicono che ci sono voluti oltre sette decenni per costruirla e, cosa incredibile, furono impiegati 20.000 uomini per ultimare l’opera.

    Sacsayhuamán è la struttura più imponente costruita dagli Inca e questa fortezza è la testimonianza delle loro conoscenze ingegneristiche e della scienza delle costruzioni. Molti dei blocchi poligonali in pietra misurano 4 metri di altezza e pesano fino a 100 tonnellate. La struttura in pietra è un’opera imponente e sembra che i blocchi siano stati martellati per dar loro la forma anziché essere tagliati e la malta non è stata necessaria data la precisione delle pietre. Al suo apice, la costruzione raggiunse l’incredibile altezza di 18 metri ed era lunga 540 metri.

    Questa fortezza comprende templi, acquedotti, terrazze, patio e torri ed fu un importante luogo per le cerimonie incaiche. Fu anche usata per immagazzinare prodotti alimentari, armi, tessuti, ceramiche e metalli preziosi.

    Sacsayhuamán si trova alla periferia di Cusco e ancora oggi rappresenta una parte importante della cultura incaica. Ogni anno si può assistere a una rappresentazione del festival incaico di Inti Raymi che si svolge al momento del solstizio d’inverno.

    La visita di Sacsayhuamán può essere organizzata da sola oppure abbinata alla visita di altri affascinanti siti incaici come Puca Pucara, Qenko e Tambo Machay. In ogni caso la visita di Sacsayhuamán offre uno scorcio interessantissimo della cultura incaica.

  • Quito, Ecuador

    Quito (chiamata in origine San Francisco de Quito) è sicuramente una delle città più affascinanti del mondo. Potrete esplorare le sue tradizioni mescolate al brusio della vita cosmopolita moderna. È la capitale situata ad un’altitudine senza pari al mondo. Il centro storico è molto ben conservato con numerosi esempi di architettura barocca spagnola, in particolare la famosa Chiesa di San Agostino. Ci sono molti luoghi di interesse da visitare, fra cui la Chiesa della Compania de Jesus, la Basilica del Voto Nacional e il Museo Nacional del Banco Central.

    I visitatori passano la maggior parte del tempo della Città Vecchia ove si trova Calle La Ronda, una strada di ciottoli con negozi pittoreschi, gallerie interessanti e deliziosi caffè. È particolarmente divertente visitarla durante il fine settimana perché si scopriranno interessanti eventi e attività culturali. El Panecillo è il nome di una grande collina nei pressi della Città Vecchia, dove si trova la statua della Vergine Alata che può essere vista da molti punti di Quito. Vale la pena raggiungere la cima per ammirarla.

    Una volta si diceva che la Mitad del Mundo fosse sull’equatore. In realtà, grazie alla moderna tecnologia GPS, è stato calcolato che l’equatore dista 240 metri, ma questo certo non vi distrarrà dalla vostra piacevole visita durante la quale vale la pena di includere anche il vicino Museo Intinan.

    Questa città può vivere tutte e quattro le stagioni in una giornata: dovrete quindi avere indumenti adatti. Indipendentemente dalla meteo, siamo sicuri che la visita di Quito sarà di vostro gradimento.

  • Chincha – identità e cultura Africana del Perù meridionale

    La visita di Chincha nel sud del Perù vi trasporterà in un mondo lontano e un’era diversa. Non esistono più le rovine incaiche e i piatti tradizionali peruviani sostituiti ora da arte africana e deliziosi piatti della cucina creola a base di patate e riso.

    La cultura afro-peruviana è ricca e pittoresca, con una lunga storia e importanti tradizioni. Se visiterete Chincha in febbraio o novembre vedrete questa regione nel momento migliore. Il festival di Verano Negro e las Danzas Negras creano un’atmosfera gioiosa per strada con musica e balli.

    El Carmen è una destinazione turistica da visitare tutto l’anno con peñas (feste) di musica afro-peruviana nei club e nei bar. Il Pisco proviene dalle cantine della zona di Ica. Per la musica tradizionale afro-peruviana sono usati diversi strumenti storici locali che comprendono il tamburo cajon, la cajita e la quijada de burro, fatta con la mandibola di bue o di asino. Le danze sono divertenti, toniche e fanno allegria agli spettatori.

    Hacienda San Jose, una magione del XVII secolo costruita nel 1688, offre uno scorcio nelle piantagioni del passato con le sue catacombe e gallerie sotterranee. In questa dimora è anche possibile fermarsi per una cena-spettacolo.

    Una volta terminato il periodo della schiavitù, gli africani e i loro discendenti afro-peruviani sono rimasti in questa terra arricchendo la cultura creola locale di Chincha e di El Carmen.

  • 4 bevande allettanti del Perù

    Il Perù è noto per l’ottima cucina – dal cuy al lomo saltado e una miriade di altre prelibatezze. Sapevate che ci sono anche molte ottime bevande locali che accompagnano i piatti tipici che troverete nei ristoranti e nei bar? Mentre la Cusquena (birra peruviana) e l’Inka Cola (una bibita gasata gialla) sono molto dissetanti, vi indichiamo qui di seguito quattro bevande peruviane da aggiungere alla lista delle cose da assaggiare.

    1. Pisco Sour

    ‘Pisco sour’ è un nome che sentirete in molte regioni del Perù e se siete abituati alle bevande alcoliche dovete assaggiarlo almeno una volta durante la vostra visita. Il Pisco sour è il cocktail nazionale del Perù ed è fatto con un distillato di acquavite detto Pisco mescolato a succo di lime, ghiaccio, sciroppo dolce, bianco di uovo e Angostura.

    2. Tè di Coca

    Il tè di coca è una bevanda molto diffusa in Perù derivata da un’infusione di foglie di coca. È molto nota e usata soprattutto contro gli effetti dell’altitudine, soprattutto a Cusco, nella Valle Sacra e a Machu Picchu. È anche molto gradita per riscaldarsi quando fa freddo. Esiste anche una versione del Pisco sour fatta con le foglie di coca, chiamato ‘coca sour’.

    3. Chicha Morada

    Questa versione non alcolica di chicha è servita nei ristoranti, nei mercati e da venditori ambulanti. È di colore viola scuro dovuto al mais dello stesso colore che ne è l’ingrediente principale. Ha un gusto di cannella dolce ed è fatta con zucchero, succo di lime, ananas, chiodi di garofano e cannella. Gli ingredienti sono fatti bollire e poi raffreddare prima di essere servita agli abitanti del lugo e ai turisti.

    4. Chicha de Jora

    Chicha de jora è la versione alcolica della chicha morada fatta con mais giallo fermentata come il sidro. I peruviani la bevono da secoli e ancora oggi è molto apprezzata essendo una bevanda alcolica a basso costo.

  • Piatti a base di “cuy” in Perù

    Cuy è una specialità del Perù e che vi troviate ad Arequipa, Lima, o Cusco lo vedrete servito in svariati modi. Il “cuy” è un porcellino d’india e non è certo un piatto tipico nel resto del mondo ma è una leccornia in Perù e un piatto tradizionale da circa 5.000 anni.

    Spesso è cucinato intero ed è servito con testa, denti e orecchie intatti. Quindi ci vuole coraggio e impassibilità!

    ‘Cuy chactado’ è il piatto tradizionale di Arequipa – porcellino d’india fritto, ma esiste anche la versione arrosto “el horno” anche molto apprezzata soprattutto nella regione di Cusco. È una squisitezza peruviana e il sapore è un incrocio fra il coniglio e la faraona, oppure se fritto assomiglia al maiale. Sono animali piccoli e hanno sì e no abbastanza carne per una persona. In genere è servito assieme a patate o granoturco, entrambi cibi prediletti.

    I ristorante che servono questa prelibatezza andina sono numerosissimi. Alcuni sono specializzati in questo piatto e sono detti ‘cuyeria’. Quindi se vedete un porcellino d’india in Perù quasi sicuramente non si tratta di un animale domestico ma è il pasto familiare. C’è anche una giornata speciale dedicata a questo gustoso animale – la Giornata Nazionale del Porcellino d’india si celebra il secondo venerdì di ottobre.

    Certo la carne di cuy non è per tutti, ma se siete abbastanza coraggiosi da assaggiarla sarete in ottima compagnia perché in Perù ogni anno si mangiano circa 65 milioni di porcellini d’india.

  • Il mercato di Pisac nella Valle Sacra

    Annidato nel tranquillo e pittoresco paesaggio della Valle Sacra, Pisac ha un mercato artigianale molto interessante. Il mercato di Pisac è un evento dalle caratteristiche giornaliere svariate ma la domenica diventa un’affascinante esperienza. Le numerosissime bancarelle sulla piazza e lungo le stradine circostanti esibiscono merci di diverso tipo come sciarpe e prodotti in alpaca oppure ceramiche e gioielli. Pisac è molto conosciuta per gli stupendi gioielli lavorati in argento e pietre preziose che sono in stile andino tradizionale o classico. I prezzi sono molto interessanti e sarete tentati di acquistare più del previsto.

    Gli abitanti del luogo vengono al mercato per i prodotti freschi ma troverete anche delle prelibatezze locali come le empanadas e il grano con formaggio salato (choclo con queso). La varietà di cibo disponibile vi permetterà di gustare tanti spuntini mentre passeggiate fra le bancarelle ammirando l’artigianato locale.

    Far spese in questo mercato darà ai turisti l’opportunità di acquistare i souvenir direttamente dalla collettività Quechua che saranno dei bei ricordi di viaggio oppure dei regali particolari per familiari e amici. Bisogna ricordare che i prezzi chiesti al mercato di Pisac non sono certo fissi e quindi avrete la possibilità di mercanteggiare. Per quanto difficile possa sembrare inizialmente, diventa divertente sia per chi vende che per chi compra e vi permetterà di risparmiare qualche soldino.

    Partendo da Cusco, il mercato di Pisac è un’escursione giornaliera simpatica e può essere facilmente abbinata con la visita alle rovine archeologiche della città se volete approfondire la vostra esperienza. L’orario del mercato artigianale di Pisac è dalle 9 del mattino alle 17 e rappresenta una destinazione da non mancare per chiunque si rechi in Perù e voglia un’esperienza di acquisti autentici e variopinti.

  • Quartiere di Barranco, Lima

    Il quartiere di Barranco a Lima è particolarmente simpatico con la sua atmosfera bohémienne, intensa vita notturna e la sua storia. Barranco significa ‘burrone’ ed è un nome adatto poiché case e ristoranti della zona sono appollaiati su un dirupo che sovrasta una spiaggia sabbiosa. Nel XIX secolo fu una zona molto alla moda per l’aristocrazia di Lima ed è rinomata anche oggigiorno.

    Le case di Barranco sono in stile coloniale circondate da belle strade e parchi. Potrete fare una passeggiata romantica lungo la ‘malecon’ a nord dell’Avenida Saenz Pena per ammirare le magioni di stile francese diventate di moda all’inizio del XX secolo. Per restaurare lo stile art déco di Barranco è stato speso molto tempo e denaro.

    Il Museo di Arte Contemporanea (MAC), il the Museo Pedro de Osma, il Museo de la Electricidad, la Biblioteca Municipale e la Iglesia La Ermita fanno parte di Barranco, tutti luoghi di grande interesse per la vostra visita. Al tramonto, le strade si risvegliano. Il Parco Municipale diventa il punto di incontro preferito prima che la gente vada a cena per gustare la tipica cucina peruviana e ascoltare musica afro-peruviana e Criolla.

    Il famoso sentiero “Bajada a los Banos” fu costruito nel 1870 e si snoda da Barranco alle falese che sovrastano l’oceano. Il Ponte dei sospiri, un contrassegno del rione, fu costruito poco dopo e sovrasta il sentiero. Secondo la tradizione se si esprime un desiderio e si attraversa il ponte per la prima volta trattenendo il respiro, il desiderio si realizzerà.

    Vale la pena di visitare Barranco durante il soggiorno a Lima per vedere i caffè alla moda e apprezzare la ricca cultura del quartiere.

  • Santa Catalina

    Esistono ottimi motivi per visitare Arequipa e il Monastero di Santa Catalina è sicuramente una meta importante in questa affascinante città. La storia dello stupendo giardino di grandi dimensioni (circa 20.000 metri quadri) è affascinante e passeggiando in questo complesso cintato da alte mura si fa subito un passo addietro di centinaia di anni.

    Costruito nel 1579, il monastero fu fondato da una ricca vedova – Maria de Guzman. Secondo le tradizioni del tempo, il/la secondogenito/a dedicavano la loro vita al servizio della chiesa. Tuttavia, Santa Catalina era un monastero esclusivo e Maria decise di accettare solo donne dell’alta borghesia spagnola che pagavano una dote al momento di entrare in convento. Il costo per diventare una monaca corista era di circa US$ 150.000 al valore odierno, e ognuna di esse aveva un alloggio privato e un servitore. Era anche chiesto loro di portare statue, quadri, lampade e abiti, talune portavano porcellana inglese, tende di seta e tappeti.

    Nel 1871 Madre Josefa Cadena fu inviata ad Arequipa da Papa Pio IX per riformare il monastero. Ella mandò le doti in Europa e libero la servitù e gli schiavi. Alle suore fu chiesto di scegliere se rimanere o lasciare la chiesa. All’apice del proprio successo, il monastero di Santa Catalina accolse circa 150 monache e 300 servitori. Una di queste monache, Sor Ana, era nota per le sue profezie di grande precisione del futuro e per i miracoli che faceva.

    Il monastero fu danneggiato due volte durante il terremoto degli anni 60 ma è stato restaurato dal Fondo Mondiale per i Musei. Oggi rimane un piccolo villaggio con stradine strette e una miriade di edifici variopinti con chiostri e alloggi, una piazza, una galleria e una cappella. Il complesso è quasi tutto costruito con il sillar, la pietra vulcanica bianca da cui deriva il soprannome di Città Bianca per Arequipa. Il monastero è oggi aperto al pubblico per le visite, anche se vi alloggiano circa venti monache.

    I Giardini possono essere visitati quasi tutti i giorni e il martedì e il giovedì sera si può fare un giro al lume di candela seguendo le orme delle suore Dominicane del passato.

  • Successo a livello mondiale per la cucina peruviana

    Nel 2015, la cucina peruviana è venuta alla ribalta poiché il Perù è stato nominato “La destinazione culinaria migliore al mondo”. Non è la prima volta che questa cucina è stata riconosciuta e sicuramente non sarà l’ultima. Gastón Acurio, cuoco peruviano di fama internazionale, aprì il suo primo ristorante peruviano oltre 15 anni fa. Oggi gestisce 30 ristoranti peruviani in tutto il mondo – questo ribadisce quanto sia popolare la gastronomia peruviana oggigiorno.

    Cosa rende la cucina peruviana univoca?

    Con l’andare del tempo è stata influenzata da diverse parti del mondo e oggi il risultato è superlativo. Piatti che i peruviani amano come il ceviche, il lomo saltado e i picarones hanno raggiunto i quattro angoli del mondo. Dalle picanterias tradizionali di Arequipa alla cucina moderna novo-Andina, la gastronomia peruviana ha un futuro promettente in capitali lontane come Sydney, Parigi, New York e Londra.

    Naturalmente Lima oggi ha la reputazione di una delle migliori capitali gastronomiche del mondo. L’anno scorso, il ristorante Central di Lima è stato al primo posto nella classifica dei 50 migliori ristoranti del Sudamerica per il secondo anno consecutivo – un grande onore per il cuoco Virgilio Martínez Véliz e per il Perù. Astrid y Gastón si sono classificati terzi e il ristorante peruviano-giapponese Maido, di Mitsuharu Tsumura si è posizionato al quinto. Questi 3 riconoscimenti fra i primi dieci ristoranti in America Latina hanno contribuito alla enorme popolarità e al successo della cucina peruviana.

    La varietà ed i sapori hanno contribuito al successo del cibo peruviano che offre specialità a base di pesce e crostacei, manzo, pollo e maiale. L’alpaca e il cuy (porcellino locale) sono noti in tutto il mondo e cresce la fama di ingredienti come frumento, quinoa, patate e aji.

    Arroz con pato (riso con anitra), rocoto relleno (peperoni piccanti ripieni), anticuchos de corazon (cuore alla griglia), causa rellena (piatto a base di patate) e papas a la huancaina (patate in salsa piccante a base di formaggio) sono piatti prediletti soprattutto se accompagnai da un bicchiere di pisco sour.

  • Riserva nazionale di Pacaya Samiria in Perù

    Pensando al Perù, immediatamente immaginiamo grandi appezzamenti di terreni vergini. Pacaya Samiria è uno di questi luoghi e anche una delle zone protette più estese del Perù e della regione amazzonica. Situata a circa 180 chilometri da Iquitos, si estende su oltre 2.000.000 di ettari. Questa riserva è stata creata per salvaguardare flora e fauna e la popolazione indigena per le generazioni future.

    All’interno della riserva nazionale scorrono tre fiumi (Pacaya, Samiria e Yanayacu-Pucate) e ci sono numerosi laghi, gole, cale e canali. Pacaya Samiria è soprannominata la ‘Foresta degli Specchi’ per via delle grandi distese di acqua ed è accessibile sono in barca.

    Quest’area fertile ospita moltissimi mammiferi, volatili, rettili, animali anfibi, pesci e piante dell’Amazzonia che la rendono veramente interessante per i turisti, soprattutto per chi ama fare del bird-watching oppure esplorare: scimmie giocherellone, delfini rosa e una miriade di farfalle coloratissime in un panorama spettacolare. Il turista attento potrebbe anche avvistare nella giungla l’orso giocoliere o l’agile giaguaro; mentre di notte è possibile osservare caimani e capibare.

    Il periodo da ottobre ad aprile è la stagione delle piogge e quindi il livello delle acque sale e inonda una gran parte della foresta pluviale e i mammiferi salgono sui rami degli alberi. Da maggio a settembre le piogge cessano e le acque si ritirano lasciando emergere grandi spiagge e le tartarughe acquatiche arrivano in questi luoghi per depositare le uova.

    Essendo una regione remota, il modo migliore per assaporare le bellezze della foresta pluviale amazzonica sarà con una guida e la visita sarà molto stimolante sia nel periodo delle piogge che nella stagione arida.

  • Huchuy Qosqo (piccola Cusco) Trek

    Huchuy Qosqo (che tradotto significa ‘piccola Cusco’) è un sito archeologico ubicato nella Valle Sacra; è più antico dei più noti siti di Pisac e Ollantaytambo, ma altrettanto interessante da visitare. Abbandonato ai tempi dell’arrivo degli Spagnoli e accessibile solo a piedi, il sito ha delle rovine e dei percorsi che richiedono due giorni di camminata (oppure da fare in una sola giornata partendo Chinchero) o potrà essere abbinato a un percorso di trekking fino a Machu Picchu.

    Il trekking di Huchuy Qosqo è un’alternativa valida per chi desidera conoscere meglio la cultura Inca. Se abbinato a Machu Picchu, in genere termina al terzo giorno con l’esplorazione dell’antica cittadella.

    La camminata inizia a Cusco e si snoda fra colline panoramiche e laghi alpini osservando, lungo tutto il percorso, i lama e altre specie di flora e fauna locale. Potrete ammirare magnifici panorami su Cusco mentre visitate Tambomachay, una delle rovine più interessanti di Cusco. Il primo giorno, dopo una camminata di 12 km, sosterete a Pucamarca prima di affrontare il percorso di 2 giorni che vi aspetta. Dopo la prima colazione, attraverserete un canyon spettacolare che si apre sulla Valle Sacra. Dopo, potrete anche esplorare le rovine di Huchuy Qosqo prima di rientrare a Cusco oppure continuare verso Machu Picchu.

    Una variante di questo percorso parte da Chinchero e attraversa il villaggio di Tauqaq.

    Il percorso di Huchuy Qosqo, anche se considerato un trekking facile, raggiunge delle altitudini di circa 4.000 metri. Avrete occasione di visitare il Perù selvaggio e raccomandiamo il trekking di Huchuy Qosqo se potete includerlo nel vostro itinerario.

  • Mismi – La sorgente del Rio delle Amazzoni

    Avrete sicuramente sentito parlare del Rio delle Amazzoni, ma sapete cosa è il Mismi? Il Monte Mismi è una vetta della catena delle Ande, sovrastante Arequipa in Perù, a circa 160 km a ovest del Lago Titicaca, e indicata di recente come la sorgente più lontana del Rio delle Amazzoni. È anche una delle vette più alte nei pressi del Canyon del Colca. Anche se il fiume che nasce qui non fluisce direttamente nel Rio delle Amazzoni, si getta prima nel Qarwasanta e poi nell’Apachita, raggiunge poi il fiume Apurimac che si unisce al fiume Marañon prima di raggiungere il Rio delle Amazzoni.

    Nel 1982, Jean-Michel Cousteau condusse una spedizione costata 11 milioni di dollari per scoprire le sorgenti del Rio delle Amazzoni che divenne un documentario televisivo di sei ore intitolato “L’Amazzonia di Cousteau”. Per le basi della troupe alla ricerca della fonte originale del famoso fiume, furono scelte Cusco, Arequipa e Caylloma. Fino al 1982, la sorgente aveva lasciato perplessi scienziati ed esploratori, e prima di questa scoperta erano stati indicati luoghi diversi.

    Nel 2001, ci fu una successiva verifica da parte della National Geographic Society confermata in seguito dalla sorgente glaciale e dalla mappatura via satellite. Anche se la spedizione di Cousteau non fu la prima ad indicare la fonte, è sicuramente stata la più nota.

    Grazie a queste scoperte, il Monte Mismi sta diventando una meta ambita per trekking e scalatori che desiderano visitare questa remota destinazione. Può anche essere raggiunta con un’escursione di una giornata partendo da Yanque con dei veicoli fuoristrada.

    Un rivolo di acqua che nasce sugli alti picchi delle Ande peruviane diventa il più grande fiume al mondo, l’imponente Rio delle Amazzoni. Fino a tempi recenti, il Nilo era considerato il fiume più lungo al mondo, ma questa scoperta fa del Rio delle Amazzoni non solo il più lungo ma anche il fiume più largo del mondo. Si tratta sicuramente di una scoperta esilarante per il Perù e soprattutto per il turismo di questa regione.

  • Chan Chan – La più grande città al mondo costruita in adobe.

    Chan Chan è la più grande città precolombiana del Sudamerica e in origine copriva una superficie di circa 20 km della Valle di Moche nel Perù settentrionale, a ovest di Trujillo. In passato vi abitavano 60.000 persone dell’Impero Chimú, ma non è conosciuta né famosa come Machu Picchu. Costruita nell’anno 850 a.C., all’epoca era sicuramente una città imponente e la più grande al mondo costruita in adobe e circondata da mura alte da 15 a 18 metri.

    Chan Chan era il capoluogo dell’impero che dominava una regione di circa 960 km dal sud dell’Ecuador fino al Perù centrale. Il declino di Chan Chan iniziò dopo la conquista Inca e la città fu saccheggiata dagli Spagnoli durante il loro dominio.

    Oggi le rovine sono ancora di grande interesse. La città è composta da dieci cittadelle murate che ospitavano piazze, templi, residenze stanze cerimoniali, camere mortuarie contenenti ceramiche e gioielli. Anche se Chan Chan fu costruita in una zona costiera arida del Perù dove l’acqua scarseggiata, una fitta rete di canali, sistemi di irrigazione e pozzi permisero la creazione di giardini e campi.

    Oggigiorno è seriamente minacciata dall’erosione ed è per lo più protetta per evitare un’ulteriore erosione dovuta agli elementi. Nel 1986, Chan Chan divenne un patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Esistono ancora forti preoccupazioni e si cercano soluzioni per salvaguardare per questa struttura che è costantemente danneggiata da forti venti e dalla pioggia.

    Il sito Tschudi è stato in parte restaurato e l’imponenza del progetto iniziale è evidente. È possibile visitare magnifici cortili e saloni adorni di fregi in adobe che permettono di capire l’imponenza originale di questo sito. Se decidete di visitare Chan Chan sarete sbalorditi da questo tour.

  • La Foresta Amazzonica Peruviana – Il Parco Nazionale di Tambopata

    Il Parco Nazionale di Tambopata è una zona affascinante del Perù ed è accessibile da Puerto Maldonado. Situata fra i fiumi Tambopata e Heath, la riserva si estende su oltre 250.000 ettari e ha fitte foreste e paludi.

    La vegetazione è rigogliosa e la flora e fauna tropicale abbondano – un’incredibile varietà di uccelli, farfalle, mammiferi, pesci e rettili. Nuove specie di animali, volatili e insetti sono scoperte sovente poiché una vasta area è ancora vergine.

    Un posto molto interessante da visitare è il macaw clay lick dove regolarmente ogni mattina sei specie diverse si ara macao, parrocchetti e pappagalli si ritrovano per cibarsi di argilla. A volte si uniscono a loro anche tapiri, capibara e scoiattoli sotto gli occhi attenti di scimmie urlatrici rosse, cebi cappuccino e ateli.

    Chi ama l’avventura dovrà provare il Inkaterra Canopy, ad un’altezza di circa 30 metri e con una lunghezza di 344 metri. Avrete una visione della foresta pluviale dall’alto mentre camminate lungo questi ponti sospesi, oppure dalle piattaforme panoramiche o dalle due torri.

    Potrete anche visitare il Lago Sandoval e cimentarvi con la canoa oppure fare un’escursione notturna per avvistare i caimani della zona. Durante il giorno potrete avventurarvi per scoprire le lontre nel loro habitat naturale oppure fare un’escursione nella foresta.

    Questa zona è remota anche se sorprendentemente accessibile e sicuramente sarà un ricordo memorabile del viaggio in Perù. Se siete interessati, contattateci per avere maggiori informazioni.

  • Perú InsideOut: tour personalizzati in Perù & Bolivia

    Roberto D’Amico e i suoi collaboratori di Perú InsideOut non offrono solo dei tour in Peru, Bolivia, Cile e Ecuador. Sono degli esperti di viaggi per tutte queste destinazioni sudamericane con conoscenze approfondite per tutti i tour che offrono.

    La loro grande passione per i viaggi è dimostrata dall’offerta delle destinazioni che hanno concepito personalmente nei minimi dettagli, come Machu Picchu e Lima, oppure lontano dai percorsi turistici per scoprire gioielli affascinanti come Chan Chan e Kuelap. Credono nell’etica dei viaggi e offrono sostegno alle popolazioni indigene che a loro volta sono felici di ospitare i turisti nelle loro case e condividere la loro cultura e le tradizioni andine.

    Perú InsideOut ha la sede ad Arequipa e agenti in tutto il Perù e nelle principali destinazioni della Bolivia. La rete di esperti, agenti e guide turistiche hanno conoscenze approfondite che renderanno molto interessante il vostro soggiorno. Potrete così scoprire la cultura, le tradizioni e la storia del magico Perù.

    Se prenotate il vostro viaggio con Perú InsideOut sarete in buone mani: sarete seguiti e aiutati dal momento in cui arriverete in aeroporto fino al momento del rientro. Roberto e i suoi collaboratori sono molto di più di un’agenzia di viaggio e prepareranno itinerari completi e su misura per soddisfare le vostre esigenze.

    Se desiderate visitare il Perù, la Bolivia, il Cile o l’Ecuador, Perú InsideOut è a vostra disposizione per preparare il programma che meglio si addice ai vostri interessi e le vostre disponibilità.

  • Machu Picchu Classic Tour: viaggio Agosto 2016

    Il Perù è una destinazione che non delude mai soprattutto quando presentata in modo spettacolare – un tour che è il nostro fiore all’occhiello sarà disponibile in agosto 2016. Il Tour Machu Picchu Classic agosto 2016 di Perú InsideOut vi porterà non solo alla magica cittadella incaica di Machu Picchu, ma potrete anche esplorare dei luoghi affascinanti ed inimmaginabili del Perù. Dalle gole del Canyon del Colca fino alle tranquille acque del Lago Titicaca, la cosmopolita Lima e l’antica capitale di Cusco – Perú InsideOut vi permetterà di fare esperienze memorabili. Inoltre, la flora e la fauna delle meravigliose Isole Ballestas e le misteriose Linee di Nazca renderanno indimenticabile il vostro viaggio sudamericano.

    Giorno 1: Il tour inizierà a Lima, sarete accolti in aeroporto ed accompagnati in albergo.
    Giorno 2: Visita della Lima coloniale seguita da un viaggio in pullman di lusso alla volta di Paracas.
    Giorno 3: Ammirerete trichechi, pinguini, uccelli marini in abbondanza durante l’escursione alle Isole Ballestas seguito da una visita alla Riserva Nazionale di Paracas prima di iniziare il viaggio per raggiungere Nazca.
    Giorno 4: Potrete osservare le famose Linee di Nazca (sorvolo facoltativo) e provare ad immaginare la loro origine. Pernottamento ad Arequipa.
    Giorno 5: Visita al magnifico Monastero di Santa Catalina e giro fra le bancarelle del variopinto mercato San Camilo.
    Giorno 6: Viaggio alla volta del Canyon del Colca per ammirare i meravigliosi panorami della zona. Dopo un pranzo tradizionale, pernottamento a Yanque.
    Giorno 7: Dall’alto del Cruz Del Condor vedrete il maestoso condor volteggiare sopra le vette spettacolari. Il tour proseguirà alla volta di Puno, sulle rive del Lago Titicaca.
    Giorno 8: La visita alle isole flottanti di Uros e Taquile vi farà fare un salto indietro nel tempo e potrete scoprire le tessiture tradizionali andine.
    Giorno 9: ll viaggio proseguirà lungo la Ruta del Sol fino a Cusco e strada facendo scoprirete villaggi e luoghi stupendi. Pernottamento nell’antica capitale incaica – Cusco.
    Giorno 10: Visita a templi e rovine dell’era Inca sparsi nella zona di Cusco, poi visita del mercato locale di San Pedro.
    Giorno 11: Esplorazione delle rovine di Pisac nella Valle Sacra degli Incas dove poi potrete girovagare nei mercatini tradizionali. Un gustoso pranzo sarà servito a Urubamba prima di ripartire per Ollantaytambo dove salirete sul treno che porta a Aguas Calientes.
    Giorno 12: Sarete ammagliati dalla bellezza della cittadella di Machu Picchu, soprattutto al sorgere del sole. Panorami mozzafiato dall’alto di questa meraviglia storica. Rientro a Cusco.
    Giorno 13: Il viaggio in Perù terminerà con il volo di rientro a Lima.

    Non mancate questa occasione unica di prenotare un viaggio che offre il meglio del Perù. Contattate Perú InsideOut per vivere un’esperienza indimenticabile eprenotare il vostro viaggio in Perù in Agosto 2016.

  • Cosa mettere in valigia per il viaggio a Machu Picchu

    Indipendentemente dal tipo di viaggio scelto per arrivare a Machu Picchu, è indubbio che sarete affascinati da questa cittadella che attira migliaia di visitatori ogni giorno e supera tutte le attese.

    Che abbiate intenzione di seguire il Cammino Inca o viaggiare in autobus e treno, non potete avete troppo bagaglio. Qui di seguito la lista di cose che vi consigliamo di portare. Zaino: uno zaino robusto è d’obbligo e in realtà più sarà piccolo meglio sarà. La maggior parte degli alberghi di Cusco e dintorni possono tenere in deposito le valigie più ingombranti durante la vostra visita a Machu Picchu e sarà quindi bene avere un piccolo zaino a portata di mano.

    Bottiglia d’acqua: naturalmente se avete intenzione di percorrere il Cammino Inca o fare altre camminate avrete bisogno di una bottiglia di acqua o una borraccia. Anche chi farà solo una visita in giornata dovrà avere con sé acqua a sufficienza. È molto importante restare idratati durante la visita.

    Giacca per la pioggia o giacchino leggero: nei diversi periodi dell’anno (la stagione delle piogge in estate da ottobre a marzo e quella secca da aprile a settembre) una giacca da pioggia o un giacchino leggero saranno necessari per essere al caldo e al riparo ed è essenziale durante il periodo delle piogge. Il tempo è molto variabile e raccomandiamo un abbigliamento a strati.

    Cappello e occhiali da sole: anche se Machu Picchu si trova a un’altitudine meno elevata rispetto a Cusco, è pur sempre a 2430 metri sul livello del mare. È quindi consigliabile avere un cappello e occhiali da sole per evitare scottature. Anche quando è nuvolo, i raggi del sole filtrati sono forti e anche senza accorgersene si rischia una scottatura: è quindi importante prendere le dovute precauzioni.

    Protezione solare e balsamo per le labbra: una protezione solare e un balsamo per le labbra con SPF per idratare e proteggere la pelle e le labbra sono indispensabili per la gita alle rovine. Ancora una volta è importante essere sempre ben idratati.

    Macchina fotografica: un apparecchio fotografico di buona qualità è d’obbligo per immortalare la bellezza di Machu Picchu. I panorami sono spettacolari e sicuramente vorrete fare una selfie per dimostrare che ci siete stati.

    Guanti: a seconda del periodo dell’anno in cui fare la scalata, potrete aver bisogno di un paio di guanti – meglio ancora se impermeabili.

    Costume da bagno: forse sarete sorpresi ma ad Aguas Calientes ci sono delle sorgenti termali e vi potrà far piacere bagnarvi in queste acque calde.

    Bagaglio per il Cammino Inca

    Se prevedete la camminata, avrete bisogno di quanto segue, oltre a quello già ricordato più sopra. Vi consigliamo un materassino da campeggio, un sacco a pelo, abbigliamento per trekking di qualità comprendente scarponi, bastone, pila, abbigliamento comodo, spray contro gli insetti, tappi per le orecchie, effetti personali fra cui salviette umide, medicine, spazzolino e dentifricio, spuntini come barrette energetiche. Il trekking non è consigliato da dicembre e gennaio a causa delle condizioni metereologiche. Il Cammino Inca è chiuso bel mese di febbraio per manutenzione.

  • La Valle dei Vulcani

    Arequipa, la seconda città del Perù, è circondata da numerose bellezze naturali – dalla profondità vertiginosa del Canyon di Cotahuasi al Vulcano Misti – che fanno da sfondo alla città. Per chi cerca qualcosa di diverso e fuori dai circuiti turistici (oltre 370 km per l’esattezza) dovrebbero visitare la Valle dei Vulcani formatasi nell’era Quaternaria.

    La Valle dei Vulcani con i suoi panorami lunari è un esempio di formazione geologica con oltre 80 vulcani non attivi. Circondata da una fascia desertica, anche se è la valle dove scorre il Fiume Andagua, questi 65km offrono una visita affascinante. Situata fra il Canyon del Colca e quello di Cotahuasi, la zona offre panorami spettacolari. I crateri variano in dimensione e altezza (alcuni sono meno di 20 metri) e da qui si possono ammirare dei panorami insoliti sulla valle. Nella regione si trovano il Lago Chachas ed il Coropuna che con i suoi 6.425 metri è il vulcano più alto del Perù.

    Con pochi turisti, la Valle dei Vulcani è un paradiso per chi ama l’avventura e il trekking. Scoperta da Robert Shippee e George Johnson nel 1929 durante un sorvolo, sarete colpiti dal suo paesaggio lunare.

    Anche se la maggior parte della zona è stata creata dalla lava, esiste una flora locale che consiste essenzialmente di cactus, come i sanqallos e i chacacoma che la popolazione locale usa a scopo medicinale. Potrete forse ammirare anche dei viscacha, un cincillà che assomiglia a un coniglio ma con una coda più lunga.

    Per chi ne avesse il tempo e la voglia, vale la pena di fare una deviazione di itinerario per visitare la Valle dei Vulcani.

  • Il Signore di Sipán

    In Perù, nel 1987 fu fatta una scoperta archeologica sorprendente; a Huaca Rajada, nei pressi di Sipan furono ritrovate delle mummie Moche e artefatti usati per la tumulazione. Forse è stato il destino o pura fortuna, ma di fatto la tomba principale nascondeva i resti del Signore di Sipán, come fu giustamente chiamato. Il Signore di Sipán è stato ritrovato intatto e miracolosamente non scoperto dai ladri, dando quindi informazioni utili sulla cultura Moche.

    Huaca Rajada fu costruita come monumento dell’era Moche ed era composta da due piccole piramidi adobe e una piattaforma bassa. La piramide più antica è stata costruita prima del 300 a.C. e la seconda nel 700 a.C. circa.

    Nella zona sono stati ritrovati diversi scheletri ma il Signore di Sipán è sicuramente il più importante. Si pensa che fosse alto 1 metro e 63 centimetri e che, al momento della sua morte, avesse fra i 35 e i 45 anni di età. Era adornato da magnifiche insegne reali. Fu seppellito con gioielli elaborati e addobbi come un ornamento del capo, una maschera per il volto e un pettorale con la testa di un uomo e il corpo di una piovra. Portava due collane composte da maní (noccioline) in oro e argento per raffigurare la terra dove vanno coloro che passano all’aldilà. Gli ornamenti erano in oro, argento, rame e adornati da numerose pietre semipreziose.

    Assieme al Signore di Sipán erano seppellite altre sei persone: tre donne in abiti da cerimonia (si pensa fossero mogli o concubine), due uomini con i piedi amputati (forse dei guerrieri) e un cane. Sono anche stati ritrovati 451 oggetti per cerimonie e offerte agli Dei.

    Nella stessa zona è anche stata ritrovata una tomba più antica con oggetti simili e la mummia è stata chiamata Il Vecchio Signore di Sipán poiché si pensa fosse di rango simile al Signore di Sipán. Dopo aver eseguito l’analisi del DNA, fu scoperto che le due mummie era imparentate da parte materna. La tomba conteneva anche una corona in metallo e altri artefatti religiosi e i resti di altre due persone, una giovane donna e un uomo ancora una volta con i piedi amputati.

    Nella zona sono state scoperte 14 tombe in totale e si tratta quindi di una scoperta di grande valore archeologico e storico. È possibile visitare il Museo delle Tombe Reali di Sipán, che si trova a Lambayeque, dove le antiche tombe Moche sono riprodotte e potrete ammirare alcuni di questi importanti ritrovamenti.

  • Alloggio in famiglia sull’isola di Amantani

    Il pernottamento sulla remota isola di Amantani, sul Lago Titicaca, è un’esperienza unica. Il soggiorno su questa isola, detta isola del Kantuta poiché il fiore simbolo nazionale del Perù cresce in abbondanza, vi farà vivere l’esperienza del suo modo di vita tradizionale nel rispetto di antiche tradizioni e potrete anche gustare l’ottima cucina casalinga.

    Gli ospiti saranno alloggiati in famiglie in località diverse anche se tutte le esperienze avranno una cosa in comune: l’autenticità e il calore che accompagnano il benvenuto.

    Il soggiorno sull’isola comprende colazione, pranzo e cena e vi permetterà di gustare le delizie della cucina locale. Il cibo di norma comprende una minestra di quinoa e verdure, come primo piatto, seguita da una pietanza a base di patate, formaggio e riso; o una variazione con questi ingredienti. A colazione saranno servite delle crespelle con marmellata e tutti i pasti sono accompagnati da una tazza di Mate de Muña.

    La visita a questa isola non sarà però limitata solo a cibo e bevande. Nel pomeriggio ci sarà tempo a disposizione per esplorare Amantani e salire sulla vetta più alta dell’isola per visitare i templi di Pachamama e Pachatata. Al tramonto la vista dal punto più alto è stupenda e vale la pena di fare la salita.

    Di note la temperatura si abbassa e quindi dovrete essere preparati per il freddo.

    Camminare per visitare i luoghi nel silenzio senza la presenza di auto sarà un’esperienza bellissima, soprattutto per chi conosce il brusio delle città peruviane. I turisti che faranno questo tour di Amantani potranno godere delle bellezze e la tranquillità di queste isole sul Lago Titicaca.

  • La Paz, Bolivia

    Che piaccia o no, La Paz resterà impressa nella mente di tutti i visitatori. Completamente circondata da montagne, La Paz si trova a 3.500 m sopra il livello del mare. Grazie a questa posizione geografica, sarà necessario acclimatarsi per un paio di giorni prima di iniziarne la visita. E per una vista ancora più mozzafiato, basterà salire sul Monte Illimani, la montagna più alta della Cordillera Real, a 6.438 metri.

    Fino a quest’anno, per apprezzarne gli angoli pittoreschi, la visita della città doveva avvenire a piedi. Ma da quando è stata inaugurata la funivia più alta al mondo, molti visitatori preferiscono questa opzione viaggiando con vista dall’alto fra La Paz e il vicino El Alto. Il tragitto in funivia riduce di ben 50 minuti il viaggio fra le due città e la corsa costa meno di 1 dollaro.

    Giunti poi a livello terra, potrete ammirare le diverse caratteristiche di La Paz. Potrete girare fra i suoi vicoli e mercatini pittoreschi, i musei oppure assaporare un caffè in uno dei bar alla moda che spuntano in diversi angoli della città.

    La Paz vi permetterà di conoscere la Bolivia e scoprire la sua vitalità. Il paese è in forte espansione e cerca di trovare un equilibrio fra la popolazione indigena e quella di origine europea creando una propria identità. L’impulso culturale ed artistico della Bolivia rende città come La Paz mete importanti per il turismo.