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Viaggio a Machu Picchu e l’esperienza Inca a Cusco
I turisti vengono in Perù per moltissime ragioni ma la visita che tutti vogliono fare è sicuramente quella a Machu Picchu. Anche se siete come me, una viaggiatrice che schiva le zone troppo turistiche e preferisce evitare le folle, sarete attirati dalla misteriosa città perduta degli Inca. Non dovete preoccuparvi delle storie di folle, file, treni e biglietti di entrata, bensì integrare questo mondo meraviglioso nel vostro itinerario.
Il viaggio a Machu Picchu non inizia al cancello di entrata sopra Aguas Calientes. Dovete considerarlo un’esperienza incaica che inizia a Cusco. In epoca Inca, Cusco è stata la capitale del Regno ed oggi è una città effervescente da dove si organizzano le escursioni come il Cammino Inca immaginandone la storia fino all’epoca della conquista spagnola. Ho passato svariati giorni ad esplorare le rovine all’interno e attorno alla città, assaggiando i meravigliosi tamales e facendo acquisti al bellissimo ‘mercado’ e negozi di artigianato. Per abituarmi all’altitudine, il primo giorno mi sono mossa molto adagio, sbuffando ed ansimando lungo le strade. Credo ciecamente nel thè di coca, il miglior rimedio per combattere il mal di altitudine.
La visita al Tempio del Sole per me è stata un’esperienza dolceamara perché ho capito perfettamente come una cultura potente possa dominare e debellare qualsiasi traccia di una civiltà più debole: gli Spagnoli si impadronirono del grande Tempio Inca e vi costruirono sopra la loro cattedrale!
Prima della visita a Machu Picchu, ho anche fatto un’escursione a Sacsayhuaman, a poca distanza da Cusco. Una meraviglia dell’ingegno bellico ed ingegneristico e ho gustato questa possibilità di lasciarmi alle spalle il brusio della città per visitare questo grande sito alquanto rurale. In seguito, ho fatto pure una meravigliosa escursione di mezza giornata alle Salinas de Maras, un serie di pozze di sale sorprendenti ed antiche, e a Moray, un antico sito incaico dove le semenze agricole erano usate con ingegno. Un altro giorno sono andato a Tipon ed al ritorno a Cusco ne ho approfittato per assaggiare i famosi chicharrones! A Cusco ci sono diversi musei, ma il mio preferito è il Museo de Pisco, non proprio un museo, ma un incredibile bar che serve pisco dove i camerieri mi hanno insegnato tutto quello che c’è da sapere su questo brandy peruviano. Un vero museo poco conosciuto è il Museo de Plantas Sagradas, Magicas y Medicinales: un bellissimo edificio che contiene un’esposizione sulla storia e l’uso della coca. Ho scoperto molte cose interessanti sulla Coca Cola di cui non ero a conoscenza: ad esempio, lo sapevate che la forma della bottiglia riprende quella del seme di coca e che i colori del logo raffigurano i colori della bandiera peruviana? Il tragitto si è chiuso con un assaggio di thè nel cortile silenzioso.
Se ne avete la possibilità, prendete l’autobus per Ollyantantambo e poi il treno per Aguas Calientes. Durante la mia ricerca sugli Inca, ho fatto tappa ad Ollantaytambo. Il sistema idrico fu costruito dagli Inca e molte case ed appartamenti furono alloggi e palazzi degli Inca. Ho girovagato per le stradine strette e ho avuto la fortuna di esserci a metà maggio durante le celebrazioni del santo patrono: la piazza principale era piena di ballerini (locali) e musicisti vestiti nei costumi tradizionali. Nell’arena della città ho assistito ad una corrida finita male per il toro, una lotta mortale di cui purtroppo il toro non fu il vincitore! Dunque mi sono recata a Machu Picchu! Alcuni turisti ci arrivano seguendo il Cammino Inca oppure attraverso il sentiero meno battuto del Salkantay, ma non fa per me! Ho preferito il leggendario viaggio in treno panoramico (costoso – ma ne è valsa la pena) che si inerpica per la valle degli Incas. Ho scelto di arrivare ad Aguas Calientes nel pomeriggio e poiché volevo essere ai cancelli del grande sito di prima mattina, ho deciso di rimanere in questa cittadina piena di vita ascoltando il rombo del Fiume Urambamba e parlando con gli altri turisti delle loro esperienze. Alcuni turisti scelgono di raggiungere il sito scalando la ripida collina, ma io sono salita sul primo autobus che parte verso le sei del mattino.
Sì, la folla c’è, ma l’aria è fresca, la nebbia, i raggi del sole ed i monumenti perfettamente posizionati che fanno capolino nello splendore dell’alba, lo rendono magico. È stato facile trovare un posto tranquillo ed assaporare la vista. Ho deciso di passare la mattinata con un tour per imparare qualcosa della storia e capire le cose importanti; mentre nel pomeriggio ho girovagato da sola. Grazie al tour con guida privata ho approfittato al massimo delle sue conoscenze per conoscere tutti gli angoli sel sito archeologico. Ho infatti visitato prima i siti principali e poi nel pomeriggio sono stata nei posti meno frequentati e ho trovato tanti punti nei quali potevo essere sola ed assaporare l’atmosfera unica di Machu Picchu. Mi è piaciuto toccare le pietre e cercare di “sentire” la loro storia.
Quella sera sono rimasta ad Aguas Calientes e sono rientrata a Cusco il giorno seguente, ma molte persone sono salite sul treno del pomeriggio (avendolo prenotato con molto anticipo) e hanno raggiunto Cusco in serata. Per me, Cusco, Ollyantantambo e Machu Picchu fanno parte di una grande avventura nel mondo incaico.
Ellen -
Caral: la città più antica delle Americhe!
Se visitate Caral con Perú InsideOut farete un salto indietro nel tempo, di quasi 5000 anni all’epoca delle piramidi. Caral, situata a 200 chilometri dalla moderna Lima, era la sede della più antica civiltà di tutte le Americhe, scoperta solo 19 anni fa sorprendendo il mondo con la sua complessità e la sua architettura.
Caral prosperò in Sud America circa 5000 anni fa mentre nel mondo fiorivano la cultura cinese, egiziana, indiana e mesopotamica. Di recente l’UNESCO l’ha dichiarata parte del “Patrimonio Culturale dell’Umanità”.
Il nostro tour a Caral vi permetterà di avere un’idea di questo primo insediamento Americano comprendente oltre 3.000 persone la cui cultura era incentrata sulla religione. Potrete apprezzare l’organizzazione gerarchica di questa civiltà mentre ammirate le piramidi, i templi, e le case in cui viveva la popolazione. Passeggiando fra le rovine archeologiche e gli edifici potrete capire il livello di sofisticazione di questo popolo che ha costruito la propria città sapendo che la zona era sismica. Vedrete tracce della coltivazione del cotone e guardando la pianura verso il mare vi chiederete come gli abitanti di Caral sono riusciti ad avere scambi commerciali con i pescatori che vivevamo a 25 chilometri di distanza.
Il sito è segnato da sentieri ben contrassegnati e facili da percorrere, con una buona segnaletica e ha un piccolo luogo di ristoro. La guida di Perú InsideOut vi svelerà i segreti di Caral.
Questo sito archeologico è “nuovo”, aperto solo di recente al pubblico e questo tour vi offre la possibilità di ammirare delle rovine che pochi turisti hanno visto in passato in Perù: il primo insediamento in America.
Ellen -
Puno e ed il Festival della Candelaria
Durante la maggior parte dell’anno Puno è la città del Perù conosciuta come l’anticamera del Lago Titicaca. L’accesso verso le isole Uros, Taquile ed Amantani. A febbraio di ogni anno però Puno si trasforma in una città in festa per celebrare la Candelaria, la festa della Vergine della Candela, il Santo Patrono della città (il 2 di febbraio è il giorno della celebrazione principale). Questa città, il cui motto è essere al servizio dei turisti che vengono a visitare il Lago Titicaca e le sue isole galleggianti, subisce una straordinaria trasformazione per questa celebrazione religiosa peruviana.
Ci siamo recati di presenza a Puno in occasione della Candelaria nel 2013, senza sapere cosa aspettarci e siamo rimasti colpiti dall’esuberanza del suo festival. Per tre giorni la città si è riempita di ballerini e musicisti provenienti da tutto il Sud America per celebrare la figura cristiana della Vergine Maria, ballando per strada ammantati da una miriade di costumi indigeni, moderni e fantastici dai colori sgargianti. Dalle sei del mattino fino a notte fonda ballerini e musicisti sfilano per le strade senza seguire un percorso preciso, offrendo esibizioni complesse o semplicemente avanzando al suon di musica, fermandosi di quando in quando per farsi fotografare da uno spettatore interessato.
Immaginate uomini in abiti da montanari che camminano al ritmo delle cornamuse seguiti da una banda di corni musicali e almeno otto tamburi con batteristi che cantano a squarciagola creando così l’accompagnamento musicale per bellissime donne ingioiellate e discinte ma con stivali a tacco alto, seguite da un gruppo di gorilla e di capotribù africani e uomini con stivaloni non da meno ricoperti di campanelli e abbigliati di costumi coloratissimi di raso.
Si possono acquistare biglietti per gli spettacoli che si svolgono allo stadio, ma a noi non interessava poiché eravamo più che soddisfatti dalle scenografie di strada. Seguendo la musica, ci fermavamo di tanto in tanto per assaggiare il cibo delle bancarelle, fare delle foto agli artisti, comperare una bottiglia di birra quando avevamo sete e acquistare petali di fiori da gettare ai ballerini della sera. Il secondo giorno molte strade erano decorate con disegni di sabbia sui marciapiedi e nel mezzo della via. Verso sera la statua della Vergine fu presa dalla chiesa principale ed esibita per la strada con una magnifica processione solenne.
Se vi recate a Puno in occasione della Candelaria dovete tenere a mente diverse cose: febbraio è un mese freddo e piovoso e dovrete avere un abbigliamento consono; il 2 di febbraio è il migliore; dovete essere disposti ad alzarvi di buon’ora e coricarvi tardi anche se naturalmente nulla vi impedisce di fare diversamente dato che non esiste un programma ufficiale degli eventi; dovrete essere disposti a “seguire l’andazzo, bevendo, cantando e ballando ovunque si presenti l’occasione.
Abbinare questa esperienza alla visita delle Isole Uros significa vivere un’esperienza indimenticabile.
Ellen -
Salkantay Trek vs Cammino degli Inca
Gli Inca usavano molti percorsi per raggiungere il loro luogo più venerato, Machu Picchu, e se lo desiderate anche voi potete scegliere delle alternative al famoso Cammino Reale degli Inca. Avete mai pensato di fare il Salkantay Trek? Vediamoli a confronto.
Costruito 500 anni orsono, il Salkantay Trek è più impegnativo del Cammino degli Inca. Il percorso di 62 km può essere fatto nei 5 giorni raccomandati ma se vi manca il tempo si potrà anche fare in soli 4 giorni. È un percorso più lungo rispetto ai 43 km del Cammino Inca e non richiete un permesso in anticipo da prenotare 3 mesi prima senza possibilità di rimborso o alcuna flessibilità se dovessero intervenire dei cambiamenti. Il Cammino Inca è molto affollato con oltre 200 persone in movimento contemporaneamente – una vera autostrada reale! Il Salkantay Trek è un percorso meno battuto: meno affollato, più impegnativo e selvaggio. Avrete occasione di ammirare il panorama sui ghiacciai di Salkantay e di Humantay, di vedere le meravigliose rovine di Machu Picchu e rilassarvi nelle sorgenti termali di Santa Teresa. Questo è un percorso diverso dal Cammino degli Inca: l’unica rovina che vedrete strada facendo è Llactapata, e invece di arrivare a Machu Picchu attraversando Inti Punti, arriverete a Aguas Caliente da dove avrete la possibilità di prendere un autobus che vi porterà alle rovine oppure potrete percorrere il sentiero all’ora che preferite. Mentre alcuni non se la sentiranno, le ricompense per i valorosi saranno numerose: meno trekker, più tempo per incontrare le popolazioni indigene ed un’esperienza di trekking univoca. I servizi sono molto limitati: pochissimi bagni e la doccia, quando c’é, solo con acqua fredda.
Salkantay Trek (4 giorni) Cammino Inca (4 giorni) Grado di difficultà : molto impegnativo: campeggio selvaggio
Grado di difficoltà : Impegnativo: non tecnico; molte scale
Lunghezza del percorso: 62 Km
Lunghezza del percorso: 41,5 Km
Altitudine massima: 4.640 metri
Altitudine massima: 4.200 metri
Numero di trekker : circa 40
Numero di trekker: circa 200
Punti di interesse: Panorama sui ghiacciai di Humantay e Salkantay – rovine archeologiche di Llactapata e vista sul Santuario di Machu Picchu
Punti di interesse: rovine archeologiche Inca di Llactapata, Runkurakay, Sayacmarca, Phuyupatamarca e Wiñay Wayna e entrata a Machu Picchu dalla Porta del Sole
Servizi: doccie in campeggio con solo acqua fredda, pochi servizi igienici.
Servizi: non ci sono doccie disponibili; servizi igienici in tutti i campeggi.
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Amazing Peru Tour Video
Cari Viaggiatori, Ho il piacere di presentarvi il video del nostro tour Viaggio nel Perù Magico. Seguendo questo link potrete vedere i momenti salienti del tour:
Viaggio nel Perù Magico
Approfitto inoltre dell’occasione per salutare tutti i nostri viaggiatori e mi auguro che il video sia di vostro gradimento.
Il Viaggio nel Perù Magico è un tour che vi farà scoprire le meraviglie di questo affascinante Paese, il Perù. Ammirate i più incredibili siti architettonici a Machu Picchu, Cusco e nella Valle Sacra. Scoprite l’etnicità del Lago Titicaca, ed ammirate gli enigmatici geoglifi delle Linee di Nazca. Sorprendetevi con la più straordinaria natura delle Isole Ballestas a Paracas. Visitate Arequipa con la sua architettura coloniale e i suoi maestosi vulcani. Dimenticate lo stress durante la visita al Canyon del Colca grazie ai suoi panorami mozzafiato. Lima e il Museo Larco Herrera,vi faranno conoscere una parte interessante di questa città cosmopolita. Infine, vi porteremo alla scoperta della esuberante foresta amazzonica a Puerto Maldonado ed al Parco Nazionale Tambopata: un pezzo di paradiso in terra! Roberto D’Amico -
Inti Raymi (Festa del Sole) – Programma 24 giugno
Al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento al Tempio di Koricancha. La cerimonia inizia con la processione del Sapa Inca accompagnato dalla moglie portati in lettighe, mentre la sua corte e i nobili Inca li seguono per strada verso la famosa Huacaypata (la Piazza delle Armi di Cuzco). La musica etnica è suonata durante tutta la cerimonia.
Partendo da Avenida el Sol, si arriva fino alla Plaza de Armas dove il Sapa Inca incontra il Sindaco di Cuzco. Questa scena è chiamata “L’incontro fra due mondi” e dura in tutto circa un’ora.
Lasciando la Plaza de Armas ci si reca al complesso archeologico di Sacsayhuaman dove si svolgerà la celebrazione del Sole. Questa parte della festa del Inti Raymi durerà circa un’ora e mezza (i biglietti numerati dovranno essere acquistati in anticipo). A questo punto il Sapa Inca farà un discorso in Quechua, la lingua antica degli Inca, seguito vari riti tradizionali. Ogni anno questa festività è seguita da oltre 4000 spettatori.
Durante la celebrazione al sito archeologico di Saqsayhuaman forniremo pranzo al sacco. Alla fine della cerimonia rientro all’albergo di Cusco.